mercoledì 29 ottobre 2014

Il gorello e la gruma

La soluzione alla scarsità idrica, Siena, la trovò sotto terra, scavando una fitta rete di cunicoli lunga oltre 25 chilometri chiamati bottini, per la caratteristica volta a botte già a partire dal 1226; anche se ad essere pignoli i cunicoli della Fontanella, di chiara origine etrusca, sono gli unici a mantenere un soffitto a capanna. I bottini presentavano un punto di raccolta dell'acqua al centro del cunicolo, con la funzione di convogliarla e farla scorrere dolcemente verso la fonte: in modo da far depositare i sedimenti di terreno sul fondo mantenendo un acqua il più pura possibile. I depositi lasciati dall'acqua si posavano sul così detto “gorello”, un canaletto fatto di cocci di terra cotta. La velocità di scorrimento dell'acqua, dentro ai bottini ed in particolar modo nel “gorello”, è stata accuratamente studiata e calcolata al fine di impedire un traboccamento del “gorello” in caso di alta velocità, garantendo al tempo stesso la giusta pendenza per permettere all'acqua di giungere alla fonte. È noto il crearsi, sopra la superficie d'acqua del “gorello”, dovuta alla ricca presenza di sali che caratterizza fortemente l'acqua di Siena. Questo piccolo particolare che ci fa capire quanto dura potesse essere l'acqua di Siena, era un tremendo gratta capo per gli operai che dovevano mantenere funzionanti i bottini, che puntualmente si intasavano a causa delle incrostazioni di calcio. L'operazione di pulitura del “gorello” dalle incrostazioni calcaree era chiamata sgrumatura ed era effettuata da una squadra di operai armati di scuri, scalpelli e raschiatoi, che ripulivano in modo chirurgico i canaletti anche dei più piccoli residui di “gruma”. A questi operai, veri manutentori dei bottini, era demandato anche il compito di prevenire le frane dalle pareti dei cunicoli per impedire i così detti “ingalluzzamenti” dell'acqua. Al fine di permettere ai sali cadere sul fondo e rendere l'acqua più morbida, vennero disposte lungo i percorsi dei bottini delle vasche di decantazione chiamate “galazze”.

Nessun commento:

Posta un commento