venerdì 24 ottobre 2014

I Bottini di Siena

Capita spesso, soprattutto in Italia, di camminare sopra a delle vere e proprie opere d'arte e non rendersene conto. Questo è quello che ho pensato quando sono venuto a conoscenza della presenza, a Siena, di una fitta ed antichissima rete di cunicoli sotterranei che corrono in lungo e in largo al disotto della città, con funzione di acquedotto: "i bottini” di Siena, così sono stati denominati dai cittadini senesi. Essi sono un intimo patrimonio della città e come tale è gelosamente salvaguardato, non solo dal deterioramento del tempo ma anche dai curiosi. A dire il vero di curiosi ce ne sono ben pochi, merito delle associazioni che tutelano questo incredibile patrimonio ma anche per lo scarso interesse di turisti e di una buona parte di senesi, sicuramente più interessati a tutto ciò che sta sopra rispetto a quello che sta sotto. Nonostante si parli poco dell'acquedotto sotterraneo di Siena, queste buie gallerie sono intrise di innumerevoli leggende, che si tramandano da secoli, e di un alone di mistero in grado di rendere estremamente affascinante questo mondo sotterraneo. Scendere sotto terra per entrare nei bottini non è solo un viaggio dentro il ventre scuro di Siena, ma un vero e proprio viaggio nella storia della città. Calpestare il fondo dei bottini, respirando l'aria umida al sentore di roccia è l'unico modo per vivere e capire una parte importante della Città di Siena.

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