lunedì 23 marzo 2015

Fuggisole

Chi conosce la storia dei bottini e le sue leggende conoscerà sicuramente le storie sui mitologici personaggi che li abitavano e abitano, perchè no, il sottosuolo senese, ovvero i "fuggisole" e gli "omaccioli". Queste creature, esistevano per lo più nella mente  e nella fantasia dei lavoratori dei bottini che abbiamo imparato a conoscere come "guerchi".Nei bottini, infatti, scarseggiava la luce, se non quella prodotta dalle candele e dai lumini a olio, quindi l'oscurità mista all'ignoranza spesso e volentieri contribuiva ad alimentare le superstizioni. Le creature di cui i lavoratori dei bottini avevano più paura erano i "fuggisole"e gli "omiccioli" che li facevano fuggire urlando a gambe levate da sotto terra. Gli "omiccioli" avevano le sembianze di piccoli uomini e si limitavano a danzare e a mettere allegria a chiunque li incontrasse, come una sorta di pagliacci del buio. Per i "fuggisole" invece il discorso è molto diverso dato che avrebbero avuto il potere di avvelenare le persone soffiandoli addosso. I "fuggisole" comparivano all'improvviso come lampi di luce simile ad un sole, per poi spegnersi all'improvviso. Si pensa che questi fenomeni altro non fossero che la conseguenza delle esalazioni di gas chiusi nella terra e che se liberati provocassero un bagliore simile a quello dei fuochi fatui dei cimiteri. Ad ogni modo, lavorare sotto Siena doveva essere davvero spaventoso anche senza questi personaggi fantastici, per questo i guerchi si facevano coraggio bevendo vino per esorcizzare la paura. Vino con il quale venivano pagati e che forse alterava il loro senso della realtà.

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