Chi conosce la storia dei bottini
e le sue leggende conoscerà sicuramente le storie sui mitologici personaggi che
li abitavano e abitano, perchè no, il sottosuolo senese, ovvero i
"fuggisole" e gli "omaccioli". Queste creature, esistevano
per lo più nella mente e nella fantasia
dei lavoratori dei bottini che abbiamo imparato a conoscere come
"guerchi".Nei bottini, infatti, scarseggiava la luce, se non quella
prodotta dalle candele e dai lumini a olio, quindi l'oscurità mista
all'ignoranza spesso e volentieri contribuiva ad alimentare le superstizioni.
Le creature di cui i lavoratori dei bottini avevano più paura erano i
"fuggisole"e gli "omiccioli" che li facevano fuggire urlando
a gambe levate da sotto terra. Gli "omiccioli" avevano le sembianze
di piccoli uomini e si limitavano a danzare e a mettere allegria a chiunque li
incontrasse, come una sorta di pagliacci del buio. Per i "fuggisole"
invece il discorso è molto diverso dato che avrebbero avuto il potere di
avvelenare le persone soffiandoli addosso. I "fuggisole" comparivano
all'improvviso come lampi di luce simile ad un sole, per poi spegnersi
all'improvviso. Si pensa che questi fenomeni altro non fossero che la
conseguenza delle esalazioni di gas chiusi nella terra e che se liberati
provocassero un bagliore simile a quello dei fuochi fatui dei cimiteri. Ad ogni
modo, lavorare sotto Siena doveva essere davvero spaventoso anche senza questi
personaggi fantastici, per questo i guerchi si facevano coraggio bevendo vino
per esorcizzare la paura. Vino con il quale venivano pagati e che forse
alterava il loro senso della realtà.
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