Se Fonte Gaia è stata ribattezzata dai senesi come la Fonte Regina, Fontebranda è sicuramente la fonte più bella che Siena abbia mai visto. Fontebranda
è la fonte che ha visto nascere e crescere Santa Caterina da Siena. Citata
anche da Dante nel canto XXX dell'inferno. Fontebranda è la più famosa. Fontebranda la più
antica (le prime notizie storiche risalgono al 1081). Fontebranda la più imponente tra le
fonti senesi e da molti considerata la più bella fonte i tutta la Toscana.
Fontebranda è un modello di architettura tipica senese che permise, già
all'epoca, di poter sfruttare ogni goccia di acqua, prima di perderla nelle
fogne bianche. Infatti, dal primo bacino di raccolta veniva attinta, da una
presa, l'acqua buona che fuoriusciva direttamente dal bottino e quindi
potabile. La prima vasca, detta "fonte", riconoscibile per la sua
bellezza e protetta da parapetti per evitare l'ingresso di sporcizia, forniva
acqua corrente per usi primari. Dentro questa prima fonte venivo fatti nuotare
dei pesci con la funzione di eliminare alghe e larve. Da questa vasca, l'acqua
traboccava poi da uno sfioratoio, in una vasca successiva chiamata "abbeveratoio",
per poi defluire in una terza vasca detta "lavatoio" dove le donne
lavavano i panni, o deve i pellai ed i tintori sciacquavano i loro tessuti.
Infine l'acqua proseguiva il suo percorso all'interno di un canaletto dove si
potevano pulire le interiora degli animali macellati e un altro canale detto il
"guazzatoio" veniva utilizzato per lavare bestie e carri. Fontebranda
subì nel 1873 una modifica che vide scomparire l'abbeveratoio per inserirvi un "bagno
pubblico a pago". L'acqua sporchissima che usciva dal bagno pubblico
scorreva lungo la vallata sottostante per alimentare ben 10 mulini e per finire
poi come acqua d'irrigazione dei campi.